L’amore
Elena-Damon-Stefan
Alla fine, era solo un'altra stupida maschera, fatta per nascondere il dolore che provava nel vedermi con Stefan.
Damon, pensai con una morsa al cuore, talmente forte da farmi male. Lui si girò di scatto e mi inchiodò con i suoi ammalianti occhi, incorniciati dalle sopracciglia scure, corrugate in un’espressione estremamente intensa. Il suo sguardo, era di ghiaccio. Una maschera, una stupida maschera creata per non far vedere quanto soffriva. E quando lui provava dolore, lo provavo anch’io.
Lo fissai con gli occhi colmi di lacrime a stento trattenute, ma non si impietosì. Colsi lo sguardo addolorato di Stefan su di me, e mi sfuggì un singhiozzo. Intanto, Damon guardò il fratello con odio e un pizzico di invidia, quindi si girò e uscì di casa. Mi allontanai dal mio ragazzo e corsi dietro al vampiro “cattivo” che in realtà era soltanto...
ferito.
Uscii di casa e mi diressi verso la sagoma vestita di nero che camminava nel bel mezzo del bosco. Gli corsi dietro, scivolando sulle foglie bagnate cadute precedentemente sul viscido terreno. All’entrata del bosco scivolai su qualche cosa che evidentemente non vidi, e caddi a terra. Le lacrime scivolarono giù lungo le guance, mentre mi alzavo e mi pulivo i vestiti.
Alzai lo sguardo.
Lui mi fissava.
E il suo sguardo... non era come me lo aspettavo. Credevo di trovarlo incazzato, troppo ferito per fare altro che nascondersi dietro alla sua stupida maschera. Invece era solamente, tristemente, disperatamente, innamorato. Mi guardava con talmente tanta intensità, che non riuscii a non abbassare lo sguardo. Lui mi alzò il viso, con un sorriso sornione. - Basta giocare. - sussurrò, prima di sfiorare le mie labbra con le sue. Il contatto durò troppo poco, evidentemente anche per lui, dato che si avventò subito sulla mia bocca, famelico di me. E io compresi la
verità.
Lo amavo. Era dannatamente ovvio e, allo stesso tempo, dannatamente difficile. Ma perché?! Mi strinsi a Damon in modo possessivo. - Ti amo. - disse lui, in un tono talmente sincero che mi commossi. - A...anch’io. - sussurrai.
Ed era solo che la verità.
... Presto tornammo a casa, dove Stefan ci aspettava con sguardo sofferente. Appena ci vide, sospirò rassegnato. - Non c’è niente che io possa fare, immagino. - esclamò colmo di dolore. Scossi lentamente la testa. Sapevo ciò che sarebbe successo. - Vi lascio soli? - domandò Stefan.
Sapevo ciò che sarebbe successo.
Sapevo la risposta.
Si, sussurrai.
E poi, strinsi Damon a me e lo baciai.
E ancora e ancora.
Fino alla fine dei tempi.